Francesco Totti gioca una partita di vecchie glorie in Russia, segna un gol pazzesco su punizione ed un secondo con il cucchiaio, saltando portiere e difensore. Non esulta, è un uomo che conosce la dimensione di ciò che sta facendo. Per questo, vederlo così, mi ha fatto tristezza, anche se so che l’avranno pagato bene per giocare. Ma non è lui: è il suo immenso talento, privato del suo grande cuore. Continuo a credere che avrebbe potuto fare un’altra stagione, specie sapendo che ad allenarlo ci sarebbe stato Eusebio Di Francesco, ed avrebbe aiutato tanto.

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