Sono così stanco di parlare di immigrati, perché non esiste alcuna possibilità di convincere coloro che sostengono la propaganda di Matteo Salvini. Tento ancora una volta, soprattutto per accertarmi di esistere ancora, di non essere divenuto mucillagine sotto il maglio martellante dell’isteria generale. Cerco di spiegare empiricamente quale sia la realtà delle cose, ma oramai sono sfiduciato. Molti italiani vogliono un bagno di sangue, e soprattutto non vogliono essere corresponsabili. Ma, come cantava De André, “anche se vi sentite assolti, siete lo stesso coinvolti”. Tema 1: i clandestini mettono in pericolo la sopravvivenza della cristianità in Italia. Dietro questa affermazione non c’è una manifestazione di religiosità, ma (giustamente) la paura che la legge del fondamentalismo islamico possa attecchire anche nel nostro Paese, con tutti gli orrori della violenza insensata e preistorica dei Mullah, dei terroristi, ma anche degli eccitati. Sono d’accordo: questa roba deve essere repressa, ma non perché si tratta di un’altra religione, ma perché si tratta di pratiche disumane. Il trattamento delle donne è la parte più odiosa e schifosa, e per motivi professionali, pur conoscendo molti musulmani, e persino membri della Fratellanza Islamica, credo fermamente che la cultura di questa gente vada proibita – non la religione. Vanno puniti in quanto mostri assassini, non in quanto musulmani. Ciò che fanno va proibito a prescindere dalla religione. Ma allora perché ci comportiamo altrimenti? Perché sappiamo che la Polizia non è in grado di difenderci, ed allora meglio dire che chiunque sia musulmano sia un criminale, ed allora ecco che le cose si semplificano. Ma questo è altrettanto disumano. Non voglio che chiudano le moschee, ma sono orgoglioso del fatto che ii servizi segreti italiani tengano questa gente con la cavezza cortissima, e che da noi non accada nulla. Perché i nostri difensori sono bravi, e lavorano senza schiamazzi. Dopodiché, se un invasato pugnala la gente all’uscita della metropolitana inneggiando ad Allah, costui deve pagare perché pugnala, non perché inneggia ad Allah. Tema 2: i clandestini sono troppi, non si integrano e ci rubano il lavoro. Dunque. In Svizzera un abitante su quattro è straniero. In Belgio quasi uno su tre, in Portogallo hanno smesso di fare differenza tra portoghesi, angolani, mozambicani e capoverdiani. Hanno la stessa lingua, la stessa cultura, basta questo. Secondo i calcoli degli uffici di statistica europei, la Germania ha bisogno di altri 5 milioni di lavoratori, il Belgio di 1 milione, l’Italia di altri 8 milioni. Perché? Perché siamo sempre meno e non riusciamo a pagare i costi dello Stato e delle pensioni, e ci sono centinaia di migliaia di posti di lavoro liberi, e che gli italiani non vogliono occupare. Il problema non è che sono troppi, ma che non sono integrati. Cosa vuol dire questo? Che in altri Paesi, se entri clandestino e richiedi l’asilo, vieni chiuso in una struttura per una settimana, e poi ricevi il permesso o vieni rimandato a casa. Non stai lì a ciondolare per anni, come da noi. In Germania, in Svizzera, in Gran Bretagna, ti mandano a scuola e ti fanno vedere quali sono le tue chances reali. Se studi e ti comporti bene resti, ti fai una famiglia, vivi bene e tranquillo. Da noi stanno in prigione per anni, oppure bighellonano, senza speranza, senza lavoro, odiati e respinti, inquadrati dalla criminalità organizzata, oppure auto-organizzati in gang di delinquenti, che nessuno riesce a controllare. Quindi il problema è questo. Questo, e basta. Ma Salvini non solo non vuole risolverlo: non vuole affrontarlo, perché guadagna voti se le cose restano come sono. Non lo accuso di razzismo, ma di cinismo, di mendacia, di disumanità contro gli italiani, che finge di rappresentare, mentre li fotte. Su una cosa ha ragione: dobbiamo spartirli con gli altri Paesi, e su questo punto Salvini ha effettivamente ottenuto risultati, per ora solo a chiacchiere, vedremo poi se sarà davvero capace di piegare l’Unione Europea (come spero). Ma smetta di dire bugie. Malta e la Germania hanno accolto (in percentuale sulla propria popolazione nazionale) tre volte più clandestini di noi, e sono arcistufi. Gli stronzi sono (guarda caso) tutti gli amici di Salvini: ungheresi, polacchi, cechi, slovacchi, baltici, rumeni, bulgari. Tema 3: sono troppi, non possiamo mantenerli. Già più volte ho documentato, dati alla mano, che gli immigrati costano il 4,7% del PIL e ne producono quasi il doppio. Ogni anno distruggiamo il 18% della nostra produzione agricola, perché non abbiamo a chi darla. E ripeto: ci sono centinaia di migliaia di posti di lavoro liberi, che nessuno vuole. Se avete frutta e verdura sulla vostra tavola, ed a prezzi assurdi, è perché abbiamo gli immigrati che vengono trattati come schiavi. La soluzione? Nazionalizzare l’intermediazione o comunque imporre prezzi per i contadini, che raddoppino i costi di frutta, pane e verdura, di modo da pagare in modo giusto i poveracci che vengono torturati quotidianamente in tutta l’Italia. Non sono solo stranieri. Leggete il libro di Antonio Amorosi sulla Coop, vi verranno i capelli bianchi, e vedrete che, se non accettiamo di pagare le cose per ciò che veramente valgono, sono migliaia di italiani a soffrire come bestie. Ma su una possibile riforma, in Commissione, i seguenti partiti si oppongono: Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Movimento Cinque Stelle, PD, Liberi e Uguali. Fine della discussione, che infatti non viene affrontata. Tema 4: bisogna aiutarli a casa loro. Bellissimo. Non siamo soltanto noi Europei, ma anche Cinesi, Americani e Sauditi, che stanno annientando l’Africa, togliendo la terra agli indigeni, scacciandoli a colpi di mitra, avvelenando i loro pozzi d’acqua, rendendoli in schiavitù nelle loro miniere, reclutandoli a forza nei loro eserciti privati. I soldi che spendiamo per l’Aiuto allo Sviluppo servono per pagare aziende italiane (prime fra tutti Salini ed i colossi dell’edilizia) per costruire cattedrali nel deserto, o le infrastrutture per il neocolonialismo. Perché lo facciamo? Per tenere bassi i costi delle risorse naturali (olio, gas, rame, ferro, alluminio, tutto) sui nostri mercati. Aiutarli a casa loro vorrebbe dire raddoppiare i costi delle nostre macchine e dei nostri utensili. Non lo vuole nessuno. Preferiamo finanziare i lager libici, che generano morte e tortura, sperando che gli Africani ed i Mediorientali che scappano dalla guerra abbiano talmente tanta paura del viaggio da lasciar perdere. Magari ci arriveremo. Tema 5: ci fanno paura. Questo lo capisco. Per questo non capisco perché i Sindaci Grillini, la sera, spengano le luci stradali nelle periferie. E non capisco perché tutti i governi, specie con la Lega al Ministero dell’Interno, da 30 a questa parte si battano per la riduzione dei mezzi e degli effettivi della Polizia e della magistratura. Io ci vedo una contraddizione, a meno che Salvini, come credo, stia investendo tutta la sua carriera nella speranza che le cose possano peggiorare e la paura crescere. Ma io non paura degli Africani in generale: ci sono stato, laggiù, e conosco le differenze profonde tra diverse culture locali. Mi fanno paura certe persone (la maggior parte delle quali certamente ariani battezzati in Cristo) che, se li incontri di notte, sono pronti a tutto e non conoscono umanità, ma solo violenza, stupro ed omicidio. Non voglio dover scegliere se essere sgozzato da un africano o un bergamasco. Vorrei che la scelta fosse fra essere sgozzato o invece sopravvivere. Tema 6: gli italiani sono razzisti, la sinistra è buonista e – quindi – criminale. Qui siamo alla totale follia. Ci sono tanti italiani che straparlano in modo razzista, ma non sono “gli italiani”, sono “alcuni italiani”. In Italia ci sono quasi 90mila famiglie che hanno adottato, negli ultimi 20 anni, bambini clandestini senza genitori. Non solo Balotelli. Avete visto la nazionale italiana di atletica leggera, che è tornata grande in Europa? Sono quasi tutti bambini italianissimi nati altrove. Per loro ci vuole lo jus soli, perché loro, ed i loro genitori adottivi, si sono guadagnati la cittadinanza sul campo, con i fatti, con la fatica, l’onore, la perseveranza, l’onestà, l’ambizione. Gli italiani sono 50 milioni di persone, ciascuno con una sua testa, un proprio cervello, proprie opinioni ed emozioni. Quanto al buonismo, è una parola usata a vanvera. Non si tratta ti buonismo, ma di solidarismo umano (che è un valore), o di perbenismo, che a volte è ipocrita, ma è meglio della truculenta volgarità bestiale di molti elettori della Lega. Gli italiani non sono razzisti. Salvini sta cercando di imporre questa sua bugia come se fosse una verità incontrovertibile. In conclusione: i problemi sono due. Sempre meno italiani parlano l’italiano, e fraintendono il senso reale delle parole che pronunciano. Il politico è divenuto personale: in preda ad un’insicurezza esistenziale totale, molte persone insultano a casaccio, ma poi, se li critici, non avendo argomenti, reagiscono offendendosi e diventando aggressivi. Come quando nacque il nazionalsocialismo. Il che non vuol dire che gli italiani siano nazisti, ma che se continua così, prima o poi verremo confrontati con movimenti politici violenti e totalitari che avranno a disposizione le braccia, la dedizione, la frustrazione e la rabbia di tanti italiani. Gente che non ha memoria storica della guerra, della fame, del fascismo. Quando ci arriveremo, io spero che in Italia ci saranno tanti Africani perché saranno gli unici a difendere la gente per bene, come io, personalmente, spero di essere.

Lascia un commento