Chi mi conosce lo sa bene. Disprezzo profondamente la finta democrazia Americana, sono disgustato dalla violenza cieca che questo Paese ha sempre usato contro i propri cittadini e contro qualunque Paese si mettesse di traverso sul loro cammino. Corea, Vietnam, Cile, Argentina, Panama, Iraq, ed è solo l’inizio. In Italia, i servizi segreti USA hanno massacrato centinaia di persone mettendo bombe sui treni, sparando missili contro gli aerei civili, hanno finanziato gruppi paramilitari, tentativi di colpo di Stato, non hanno mai smesso, nemmeno per un momento, di cercare di annientare la nostra democrazia e la vita dei nostri cittadini migliori – a partire da Enrico Mattei. Ma ciò che sta accadendo in queste ore è possibile solo in quel Paese incredibile. Dopo essere stati sfidati dal Presidente Donald Trump, la gran parte degli sportivi e dirigenti professionistici, in segno di protesta, si inginocchiano al momento dell’Inno Nazionale. Avevano cominciato per protestare contro la bestiale violenza della Polizia più corrotta del mondo contro i neri, Trump aveva invocato il licenziamento dei contestatari, ha ottenuto l’opposto. Nel football, nel baseball, nel basket. Giocatori, arbitri, tecnici, pubblico. Tutti in ginocchio. in silenzio, in modo civile. Perché contro la follia feroce, brutale, ladra (non dimentichiamo mai che Trump si è candidato per evitare il fallimento delle sue imprese) e guerrafondaia di questo cavernicolo sbraitante solo il silenzio è sufficiente. Come è accaduto alle Nazioni Unite: Trump urlava idiozie umilianti e pazzesche, ed il capo di gabinetto del governo USA, John Kelly, stava con la testa fra le mani e non sapeva più che dire. Da noi una protesta del genere sarebbe impossibile. Perché da noi la stragrande maggioranza dei cittadini direbbe che Trump ha ragione, che le donne sono tutte troie, che i negri puzzano, che i Latinos sono tutti trafficanti, che dobbiamo sparare missili e costruire muri, che dobbiamo sostenere i ricchi contro i poveri, e che bisogna imparare che la legge del più forte sia l’unica che possa funzionare. Stasera, a malincuore, devo ringraziare queste persone, che protestano anche per me, che non ho il diritto di farlo.

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