Sara Buzzurro, con un suo post (che sottoscrivo), mi ha portato a leggere i commenti su Maria Elena Boschi ed il suo vestito al Festival del Cinema di Venezia. C’è da sentirsi male. Gliene dicono di tutte, ed i peggiori (come sempre) sono i simpatizzanti Grillini, che postano frasi e video osceni, alludendo ad un’esagerata attività sessuale: come tutti i coglioni ed i fascisti, se una donna trova piacere nella sessualità, viene messa all’indice. Maschi impotenti e invidiosi, gente di merda, grillini o meno, mi fate schifo. Non trovate nessuna ragazza che faccia volentieri, con voi, le cose che sognate. Compratevi i giornalini del Tromba o scrivete sulla posta del cuore di Laura Campiglio, una penna feroce ed intelligentissima che ho scoperto grazie a Paolo Levi Sandri. E poi masturbate, che fa bene e non crea danni. Ma in questo caso è diverso, non basta il sarcasmo. La Signora Boschi ricopre un’importantissima carica istituzionale. Il fatto che sia una bella donna, e che sia gelosa della propria vita sentimentale, fa impazzire i maschi italiani, tanto che diviene difficile valutarla politicamente. Gli Americani hanno girato sette serie di telefilm su una donna simile (The Good Wife), mettendo in luce una serie di avvenimenti credibilissimi per una donna nella sua situazione. Un successo mondiale. A mio parere, se si sente carina, la Signora Boschi ha fatto benissimo ad andare ovunque le pare a farsi ammirare. A Venezia, per giunta, era in “visita ufficiale”. I maschi italiani, nella stragrande maggioranza, continuano a fare ribrezzo, e non so per quale motivo, in ciò che è rimasto del giornalismo, si accalcano ed accapigliano alcuni tra gli esempi più beceri, retrivi e retrogradi di questo truculismo. La Signora Boschi, semmai, un giorno dovremo giudicarla per la sua parabola politica – ma la gente, questo, oramai non sa più farlo, e aggressioni fascio-grilline come questa allontanano le donne intelligenti dalla politica, il che è una tragedia.

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