Oggi è un giorno di grande lutto. Per tutti. Perché finalmente le immagini di ciò che tutti gli eserciti fanno da oltre un secolo, ovvero di sterminare persone con il gas, sono state distribuite in tutto il mondo. Mi fa schifo chi adesso grida all’untore contro Assad, contro Putin, contro chiunque. É l’essere umano che compie questi orrori. L’essere umano non ha nazionalità. Noi italiani abbiamo fatto lo stesso in Abissinia, ma non ci filmava nessuno. Nella Prima Guerra Mondiale si trattava di cose di tutti i giorni, che per giunta, spesso, si rivoltavano contro chi aveva scatenato il gas, perché cambiava il vento. Oggi è un giorno di grande lutto, perché spero che, finalmente, la coscienza sporca dei cittadini europei e nordamericani, che da cent’anni vivono nella bambagia, perché distruggono in quel modo chi si ribella nei Paesi in cui non abbiamo mai esportato democrazia, ma solo schiavitù, si renda conto delle proprie responsabilità. Non cambierà nulla, perché chi se ne frega di quei mezzi negri che muoiono, che aumenta il prezzo della carne e mi si è rotto il cellulare. Oggi è un giorno di grande lutto, perché, se queste immagini le hanno fatte vedere a tutti, si vede che faceva comodo che le vedessimo, anestetizzati come siamo. Quaranta anni fa scendevamo in piazza per manifestare la nostra solidarietà con il popolo cileno, con il popolo polacco, con l’essere umano di dovunque fosse. Oggi non ce ne fotte una beneamata minchia. Oggi siamo pragmatici, e ci chiediamo perché i Russi ed Assad abbiano voluto dare questo schiaffo inutile, militarmente senza senso, solo per far morire più gente possibile. Oggi è un giorno di lutto terribile, perché ci dice quanto siamo stupidi, sporchi, colpevoli, meschini, ignavi, inani, inutili, dannosi, spietati, barbari, mostruosi. Noi tutti. E consegniamo questa colpa anche sui nostri figli, che vivono in un mondo costruito su questo oceano di sangue e dolore.

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