Il referendum sul Codice Etico del M5S, e la dichiarazione sui Tribunali del Popolo fatta da Beppe Grillo, vanno visti senza pregiudizi e cercando di controllare la rabbia che cresce spontanea nel vedere queste svolte sempre più apertamente naziste dei Grillini. Non sfugge nemmeno ai miliziani il fatto che il punto di riferimento di Beppe Grillo non sia il Tribunale del Popolo delle Brigate Rosse, ma il VGH Volksgerichtshof delle SS tedesche: un organismo, scollegato dallo Stato, controllato da un partito, nel quale venga giudicata non la veridicità di un’affermazione, ma la sua aderenza alla linea del partito stesso. Il VGH venne creato nel 1934, perché Hitler si rese conto che la giustizia ordinaria era troppo lenta (per i suoi scopi) e tutelava “troppo” gli accusati, stabilendo che fosse necessaria una prova definitiva per poter condannare una persona. Il VGH condannava in base all’aderenza al Codice Etico nazista. In undici anni il VGH condannò 18mila persone, di cui 5mila vennero ammazzate. Mi pare ovvio che, per ora, Grillo non vogliano far ammazzare nessuno. Lui parla di umiliazione pubblica, chiedere scusa a capo chino, che mi sembra in ogni caso abbastanza grave, perché sarebbe il colpo finale alla libertà di stampa. Questo per decisioni prese sotto la guida di una persona che, nel corso degli ultimi anni, ha raccontato delle cazzate interplanetarie: le scie chimiche, il grano saraceno, l’inutilità dei vaccini, l’inesistenza dell’Aids, che i pomodori anti-gelo uccidono, che la mammografia sia una truffa. Essendo però queste affermazioni coerenti con la linea del blog, allora sono vere. Una cosa scritta da altri, in principio, è falsa. Ma c’è una cosa che sembra non aver notato nessuno: tra le domande poste da Grillo ai miliziani, c’era la proposta di importare elettricità prodotta dalle centrali atomiche. La fine di tutte le teorie ecologiste del Movimento. Cosa sta succedendo? Come nel luglio del 1934, poche settimane dopo l’introduzione del VGH, Hitler fece cancellare, nel sangue, le sue SA Sturmabteilung, incluso il capo Eric Röhm. La prima fase della presa del potere era terminata, e bisognava fare spazio ad entità che non facessero domande, non avessero aderito per scelta politica, ma per pura lealtà al destino teutonico propalato dal NSDAP. Dei 135mila aventi diritto (una bazzecola, se si pensa ai voti del M5S in Italia), solo un terzo ha votato. Da molti dei fondatori del Movimento, molti giornalisti hanno raccolto affermazioni disilluse, disperate, furiose, preoccupate. Molti di questi, del resto, sono già stati espulsi – mentre il Codice Etico serve soprattutto a rafforzare la posizione di Virginia Raggi. Ma, ci si dice, se si è cacciato via Pizzarotti, nel frattempo scagionato, e che ha dimostrato di essere un ottimo Sindaco, perché mai dovremmo tenerci la Madonna Piangente (è la nuova immagine che la Casaleggio & Associati ha deciso di dare a Virginia Raggi), che ha dimostrato di non saper far nulla? La risposta è chiara. Grillo, ma ancor di più i suoi generali, Di Maio e Di Battista, hanno bisogno di persone che eseguono ordini senza discutere. Guai a chi pensa. Guai a chi, svegliandosi, dovesse ritenere sbagliato ciò che sta accadendo, dalle email mal comprese di Di Maio all’autobiografia demenziale di Di Battista. Guai a chi dice che Casaleggio figlio abbia ereditato, come nel Medioevo, il posto di comando del padre. I fedeli credono, obbediscono, combattono – come voleva Benito Mussolini. Quelli sono i veri miliziani. Come dice Grillo, “votate con la pancia, non con la testa”. In questo modo spinge sugli aspetti più mistici e religiosi del settarismo Grillino, il cui fondamento non è più “noi siamo onesti” (sarebbero ridicoli) ma “il complotto giudeo-comunista ci impedisce di fare le cose giuste”. Io credo che l’obiettivo di Grillo sia proprio questo: spararla sempre più grossa, e vedere quando si raggiungerà il punto in cui la legge dello Stato lo fermerà – creando le condizioni per un tumulto di piazza. Grillo, insomma, ha superato la forma partito del M5S e punta al regime in cui il popolo, evocato nella sua parte più violenta e disperata, accetti qualunque cosa. In quel modo mantiene i voti – e chi se ne frega se le cose, in Italia, cambiano o no. Bisogna quindi vietare il M5S, basandosi sul fatto che sia illegale far gestire un partito da una Srl (ma lo fece già Berlusconi)? Che sia illegale fare un contratto assurdo che costringa a penali improponibili contro eletti del popolo, cui viene imposto di non essere leali al popolo, ma alla suddetta Srl.? Che sia illegale la totale mancanza di democrazia interna al M5S? Che metà delle cose che dice Grillo, in un Paese civile, basterebbe per finire per un po’ di tempo a ragionare in guardina? Che il blog grillino possa essere considerato circonvenzione di incapaci? Che sia uno schifo che i miliziani eletti nelle amministrazioni, invece di usare i canali istituzionali, pubblichino le cose della propria amministrazione sul blog (che ci guadagna soldi, con i clic), dimostrando di rappresentare solo Grillo, e non il popolo italiano? No. La democrazia non è soltanto nelle leggi, ma nell’attitudine. Che facciano e dicono ciò che credono. Sono troppo pippe per creare guerre o far crollare accordi internazionali, per fortuna. Quando metteranno l’Italia ancora più in ginocchio di quanto l’abbiano piegata ed umiliata Berlusconi, Prodi, D’Alema e Renzi, allora la cittadinanza si sveglierà. Oppure no, ma esiste il diritto di suicidio, anche collettivo. Gente come me, ovviamente, sarà costretta a lasciare il Paese. Già adesso, una volta a settimana circa, qualche Grillino mi assale per strada a spinte e sputi. Vado, prima che passino alle Luger.

Lascia un commento