Scrive il mio amico Paolo Levi Sandri: “Da oggi l’abbonamento annuale del trasporto pubblico per i perseguitati razziali sopravvissuti ai campi di sterminio e residenti a Roma è gratuito. Lo annuncia in una nota il Campidoglio. L’agevolazione è stata possibile grazie ad un’operazione di co-marketing di ATAC: in pratica una sponsorizzazione compenserà il costo degli abbonamenti. Plaudo spellandomi le mani a questa iniziativa, sia per il valore testimoniale in sé e per sé, sia perché, grazie alla innovativa operazione di co-marketing non verranno messe le mani nelle tasche dei contribuenti romani per trovare i centoventi euro necessari all’operazione. Grazie alle nostre entrature capitoline siamo venuti a conoscenza delle future vulcaniche iniziative del nuovo assessorato al trapassato remoto, iniziative che promettono di proiettare Roma nella front-line dell’innovazione, oltre la borderline della riconoscenza storica e anche al di là dell’orizzonte degli eventi con buona pace di Steven Hawking e degli altri sepolcri imbiancati in cima alla torre d’avorio: a) ingresso libero nei musei e nelle mostre anche private per i reduci del fronte del Piave; b) vitalizio per i sopravvissuti della spedizione dei Mille; c) fica gratis per gli Eroi della Repubblica Romana; d) appartamento con vista sull’arco di Costantino, in enfiteusi, per i reduci delle campagne di Gallia”. Stupendo. Ma non basta. Prendete pure per il culo la povera Assessora alla Funivia del Comune di Roma, perché ha annunciato un’operazione di co-marketing con l’ATAC per regalare l’abbonamento mensile per l’Intera Rete dei bus romani ai sopravvissuti dell’Olocausto. Vi sfuggono alcune considerazioni. Primo: la signora Raggi non sapeva quando ci fosse stata la Seconda Guerra Mondiale, altrimenti si sarebbe fatta due conti e non avrebbe sparato una minchiata simile. Secondo: la signora Raggi ha probabilmente mentito. Mi rifiuto di credere che abbia preso parte ad una riunione ufficiale con i dirigenti dell’ATAC e nessuno di costoro sapesse che la guerra fosse finita nel 1945 – e quindi mi rifiuto di credere che, come dice lei, si sia discusso di una modifica del bilancio. Terzo. Ma se si fosse trattato di qualcosa accaduto parallelamente alla guerra civile in Jugoslavia, secondo voi si onorano i sopravvissuti ad un inferno simile offrendo loro di ripetere in piccolo quel dramma aspettando ore alle fermate autobus che poi si fermano e che comunque sono pieni da scoppiare? Con una scemenza simile abbiamo pagato il nostro debito nei confronti della Comunità Ebraica? E se per sbaglio un ufficiale dell’esercito ammazza un papà, che succede? La signora Raggi regala al figlio cinque bustine dei calciatori Panini? Cosa bisogna subire per poter aspirare ad uno smartphone? Ma siamo impazziti proprio tutti?

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