26 dicembre 2013

– I giorni di Natale sono un tunnel pericolosissimo in cui famiglie devastate, che rifiutano di ammettere il disastro, fingono come attori delle soap opera. Nelle famiglie dolorose, invece, si soffre coscientemente, ma magari con qualche briciolo di allegria. Nelle famiglie felici, e certamente esistono, ben nascoste,

LEGGI L'ARTICOLO

17 dicembre 2013

– Fra qualche ora ci sarà la Marcia su Roma del Movimento dei Forconi. Inutile ricordare il 1922 ad un paese che non ricorda nulla che non sia stato in tv e negli ultimi mesi. Ma bisogna testimoniare delle verità a dispetto di ciò che sta accadendo.

LEGGI L'ARTICOLO

14 dicembre 2014

– “Ghana must go” è una scritta su delle brutte buste di plastica a quadri. Le buste che i Nigeriani davano ai Ghanesi ricacciati a casa. Ma di cosa sto parlando, che noi non capiamo nulla di tutto questo? Cosa è l’Africa, che noi consideriamo una cosa

LEGGI L'ARTICOLO

10 dicembre 2013

– Mentre scrivo il primo canale radio della RAI discute con i cittadini di questioni di finanza. Ora viene detto a chiare lettere: a partire dalla primavera 2014 cominceranno ad arrivare a scadenza i bond legati alla crisi finanziaria del 2009, tramite i quali gli Stati nazionali

LEGGI L'ARTICOLO

9 dicembre 2013

– Non ho intenzione di discutere l’importanza della elezione di Matteo Renzi a segretario nazionale del PD. Non è questo il momento, bisogna attendere alcuni passi ufficiali anche all’interno di altri partiti. Ma la data dell’8 dicembre 2013 ha un significato storico che alla maggior parte dei

LEGGI L'ARTICOLO

5 dicembre 2013

– Asimbonanga, u Mandela thina… non ce lo hanno vedere Mandela, là dove lo tengono. Non c’è più. Il simbolo della pace possibile dopo 500 anni di persecuzioni orribili dei bianchi nei confronti dei neri ci ha lasciato. Non mi importa il fatto che Zuma sia un

LEGGI L'ARTICOLO

29 novembre 2013

– Scrive Davide Giacalone, e condivido pienamente: “Si voleva la fantasia, ma al potere è arrivata la follia. E’ impressionante il modo in cui è passata l’idea, enunciata dal ministro dell’economia, di far della Banca d’Italia una public company. Sia chiaro a tutti: questo non è un

LEGGI L'ARTICOLO