Oggi giornata febbrile. Sulla questione del figlio di Riina in TV il mio amico Paolo Mondani scrive queste righe che condivido: “Penso che un buon giornalista dentro un network, a maggior ragione se pubblico, debba poter intervistare chiunque. Riina figlio, Riina padre, Carminati, Abu Bakr al-Baghdadi, ecc.
LEGGI L'ARTICOLO →Scrive Davide Giacalone, e condivido pienamente: “Siamo al terzo tentativo, e al terzo errore, in materia di rimborsi agli obbligazionisti delle quattro banche fallite, nonché salvate con il decreto legge del novembre scorso. Degli altri due vedemmo le falle e le segnalammo. Ci dissero che avevamo torto
LEGGI L'ARTICOLO →Un mio amico mi chiede se la questione greca, dato il silenzio in proposito, sia nel frattempo stata risolta, e mi accorgo che, come al solito, il giornalismo dei giorni nostri, invece di informare, contribuisce piuttosto alla rimozione dalla mente della gente dei problemi importanti. La situazione
LEGGI L'ARTICOLO →Nella mia presunzione, mi dimentico spesso che le persone che leggono le mie righe di oggi non necessariamente hanno letto o ricordano quelle di mesi o anni fa. Mi riferisco ad un presupposto necessario per comprendere la mia posizione sui Panama Papers. Lo Stato Nazionale, come lo
LEGGI L'ARTICOLO →Avevo preannunciato alcune righe di spiegazione sull’influenza che i cosiddetti Panama Papers hanno ed avranno sulle elezioni presidenziali degli Stati Uniti del prossimo autunno. Eccole. Per chi non avesse letto il mio post in proposito, i Panama Papers sono 240mila dossier nominativi su altrettanti clienti della società
LEGGI L'ARTICOLO →Ed ora anche Gato Barbieri. Non ne posso più. Magari non sapete chi fosse, e vi perdono. Gato è la chiave sudamericana per capire John Coltrane, il Carlos Santana del jazz, quello che rese possibile Chuck Mangione ed i Return to Forever, quello che ha insegnato la
LEGGI L'ARTICOLO →Per chi non avesse capito in cosa consiste lo scandalo montante chiamato dei “Panama Papers”, si tratta di 240mila dossier di clienti della fiduciaria panamense Mossack y Fonseca che sono stati duplicati da un hacker, da una qualche organizzazione (politica o finanziaria) o da un dipendente, e
LEGGI L'ARTICOLO →In Germania si dice: “Sport ist Mord”, lo sport uccide. Ragazzi, ve lo dico io. Dopo un’oretta di pallavolo per vetero-veterani, mistici-ciccioni e relitti vari, mi sento di sottoscrivere col sangue. Mi fa male tutto, persino i capelli e le unghie. Ed ancora non ho tentato di
LEGGI L'ARTICOLO →Ho commesso alcuni atti impuri. Sono andato da Feltrinelli a Largo Argentina ed ho preso in mano il libro di Ignazio Marino, poi mi sono seduto al baretto della libreria e mi sono messo a leggerlo, facendo attenzione a non rovinare la copia che avevo in mano.
LEGGI L'ARTICOLO →Quando, tanti fa, lessi “Notturno indiano” di Tabucchi, mi stupì la forma scelta per raccontare quella storia su un viaggio misterioso alla ricerca di una persona scomparsa: l’Io Narrante, ovvero “la voce fuori campo” che racconta la storia, sapeva della storia stessa meno del protagonista, sicché c’era
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