L’Europa, a duecento anni esatti dalla fine del Congresso di Vienna, è un laboratorio pieno di febbrili attività. In Germania si prova a vedere fino a che punto possa arrivare la tolleranza e l’integrazione della violenza neonazista nel tessuto connettivo della società, per poterla usare come risposta
LEGGI L'ARTICOLO →Parto per le prove a Grosseto e imbocco l’Aurelia da Piazza Irnerio. Al semaforo ci viene incontro un ragazzo dimesso e dall’aspetto stanco e stufo. Sta piovigginando, temo non abbia elemosinato molto, ed infatti si mostra subito piuttosto penetrante. L’uomo che guida l’auto avanti a me si
LEGGI L'ARTICOLO →Ricordo che attraversammo un lunghissimo ponte sul Niger, che andava quasi a zigzag, e che mi sorpresi vedendo quanto verde, e quante case enormi, e quante piazze con porte e monumenti. Avevo gli occhi gonfi di commozione, che (per chi non la conosce) è una parola sinonimo
LEGGI L'ARTICOLO →“Assolutamente si” non è lingua italiana. “Piuttosto che” non è lingua italiana. Smettetela di parlare come Renzi e Salvini. Le parole sono importanti!
LEGGI L'ARTICOLO →Il mio amico Paolo Levi Sandri mi dice: “Smetti di guardarti l’ombelico”. Naturalmente ha ragione, ma non sa che io l’ombelico non l’ho più: me lo hanno operato via nel 2010, quando un fantasma terrorizzava i miei giorni prima di passare poi a travagliare le mie notti.
LEGGI L'ARTICOLO →Ho ascoltato con attenzione il discorso del Presidente Hollande e ne sono rimasto estremamente amareggiato. Il Presidente ha chiesto più concentrazione di poteri nelle sue mani, e poi ha aggiunto che la guerra sarà lunga ma la Francia non andrà a combatterla in Medio Oriente, nei luoghi
LEGGI L'ARTICOLO →Un mio conoscente, in preda alla rabbia, scrive: “Centoventi francesi? Allora andiamone a prendere 1200 dei loro. Uno per ogni dieci dei nostri. E li ammazziamo, così vediamo se ci riprovano”. Naturalmente, soprattutto per difendere costui, ho immediatamente cancellato il post. Noi romani dovremmo avere stampato per
LEGGI L'ARTICOLO →Siamo all’alba dopo la strage. Mentre le strade di Parigi, presidiate dall’Esercito, raccontano di una calma apparente, i politici tentano, in tutto il mondo, di dare la loro spiegazione razionale per le masse. Lo fanno cercando di far passare il messaggio che ad essere attaccata non è
LEGGI L'ARTICOLO →Quello che sta accadendo a Parigi non è paragonabile a nulla di ciò che conosciamo. Stavolta, per strada, ci sono dei soldati addestrati che attaccano civili ed obiettivi commerciali, ovviamente annientando chiunque incontrino. Noi europei non siamo in grado di difenderci da qualcosa come questo. Uno dei
LEGGI L'ARTICOLO →Se avete amato la trilogia Millennium di Stieg Larsson, non comprate “Quello che non uccide” di David Lagercrantz. L’autore, divenuto famoso con la biografia del calciatore Zlatan Ibrahimovic, ha ottenuto il permesso di usare i personaggi di Stieg Larsson dal padre e dal fratello dello scrittore scomparso
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